Si intitola "I misteri di Balacari", l’ha scritto Domenico Marino, è edito da Periferia e sarà presentato oggi pomeriggio alle 18 nel teatro comunale di Cassano all’Ionio in una serata a metà tra parola parlata e recitata poiché assieme agli interventi di Maria Fontana Ardito, Leonardo R. Alario e Pasquino Crupi, l’attore Lindo Nudo interpreterà brani del romanzo.La discussione, moderata dal caposervizio di "Gazzetta del Sud" Arcangelo Badolati, sarà aperta dai saluti del vescovo della Diocesi di Cassano all’Ionio monsignor Vincenzo Bertolone, del sindaco della cittadina sibarita Gianluca Gallo e da Giuseppe Malomo, portavoce dell’associazione “Anno Zero” che organizza la manifestazione con il patrocinio dell’amministrazione comunale.
Il romanzo di Domenico Marino, alla seconda pubblicazione dopo una monografia su Nicola Misasi pubblicata nel 2003 sempre per i tipi delle Edizioni Periferia, racconta una Calabria che non c’è più, conservata solo nei ricordi di quanti l’hanno vissuta. Balacari, borgo ideale che deve il suo nome proprio a un anagramma di Calabria, è il paese simbolo d’un mondo di ieri che nelle pagine del volume rivive grazie ai racconti d’un «sittantino» tornato in paese da Bruxelles dopo cinquant’anni d’emigrazione forzata a causa d’un fatto di sangue. Il protagonista, Francesco De Seta, che tra i vicoli di Balacari torna a essere solo Ciccio, ritrova la sua terra nel dialogo con un quindicenne nipote del suo migliore amico che, come il loro paese, purtroppo non c’è più. Magia della narrativa, per la quale tutto è possibile, Ciccio ripopola il centro storico, resuscita i suoi abitanti, restaura le case abbandonate, riapre i magazzini malinconicamente sbarrati riempiendoli di merce, riassapora la vita del paese. Passeggiando, con l’incedere pacato degli anziani, riscopre i mille misteri di Balacari..
Il romanzo di Domenico Marino, alla seconda pubblicazione dopo una monografia su Nicola Misasi pubblicata nel 2003 sempre per i tipi delle Edizioni Periferia, racconta una Calabria che non c’è più, conservata solo nei ricordi di quanti l’hanno vissuta. Balacari, borgo ideale che deve il suo nome proprio a un anagramma di Calabria, è il paese simbolo d’un mondo di ieri che nelle pagine del volume rivive grazie ai racconti d’un «sittantino» tornato in paese da Bruxelles dopo cinquant’anni d’emigrazione forzata a causa d’un fatto di sangue. Il protagonista, Francesco De Seta, che tra i vicoli di Balacari torna a essere solo Ciccio, ritrova la sua terra nel dialogo con un quindicenne nipote del suo migliore amico che, come il loro paese, purtroppo non c’è più. Magia della narrativa, per la quale tutto è possibile, Ciccio ripopola il centro storico, resuscita i suoi abitanti, restaura le case abbandonate, riapre i magazzini malinconicamente sbarrati riempiendoli di merce, riassapora la vita del paese. Passeggiando, con l’incedere pacato degli anziani, riscopre i mille misteri di Balacari..
fonte Comunicato Stampa