Per molti il cioccolato rappresenta una passione irrinunciabile. Ogni anno, in Italia, numerose manifestazioni celebrano la sua bontà: CIOCCOLATO a Melzo – Milano (17/18 ottobre ’09), CHOCOTITANO a San Marino (24/25 ottobre ’09), CHOCOVILLAGE a Lanciano - Chieti (29 ottobre/1 novembre ‘09), CIOCCOSHOW a Bologna (18/22 novembre ‘09), SHOWCOLATE a Napoli (4/8 dicembre ‘09).
Golose e golosi da venerdì, a Perugia, si è aperta la sedicesima edizione di EUROCHOCOLATE, la più importante manifestazione dedicata a questo mondo che, nella passata edizione, ha registrato più di un milione di visitatori. Fino al 25 ottobre, visitando la Città del Cioccolato, potrete partecipare a degustazioni, convegni, mostre, laboratori didattici… con tante novità e per tutti i gusti.
Se decidete di andare a Perugia potete prenotare all’Etruscan Chocotel, il primo hotel interamente dedicato al cioccolato. Tre stelle, tre piani battezzati “al latte”, “gianduja” e “fondente”, cioccolateria all’ingresso, Chocomenù e portachiavi delle camere con bon bon al cacao.
Il cioccolato. Criollo, Trinitario e Forastero sono le tre principali varietà di cacao. Il Criollo è quello più pregiato e ha una produzione mondiale limitata: solo lo 0,001%. Il Forastero è un cacao meno pregiato e più comune (85% della produzione). Il Trinitario è un incrocio tra il Criollo e il Forastero. Fine e di grande resa, copre il 10-15% della produzione mondiale.
La maggior parte del cacao proviene dall’Africa (80%). Si tratta principalmente del «forastero» che spesso poi finisce nelle nostre merendine. L’America Latina, produttrice di cacao più pregiato, rappresenta solo il 12% della produzione mondiale. Il sud-est asiatico il 18%.
I cru sono cioccolati fatti con cacao monorigine e hanno una percentuale di cacao al 95-100%. Tra le varietà di cru: il Madagascar, il Ghana, il Trinidad, l’Equador, il Jamaica, l’Esmeraldas, il Rio Caribe Superior e il Sumatra.
Nel cioccolato fondente la percentuale di cacao non è inferiore al 45% e arriva fino al 75, 80, 90, persino 100%. Quello al latte contiene zucchero, latte e una quantità di cacao intorno al 20-25%. Il cioccolato bianco non contiene cacao, ma solo burro di cacao (almeno il 20%). Un etto di cioccolato fondente contiene circa 520 calorie, al latte 550, bianco 600.
Un buon cioccolato fondente deve avere la superficie liscia e lucente, spezzarsi con uno schiocco e senza sbriciolarsi, non deve avere bollicine interne o differenze di colori, non deve avere cristalli di zucchero sulla superficie e sciogliersi rapidamente in bocca, senza impastarsi. Le migliori qualità non sono mai nere, ma mogano scuro tendente al rossastro.
Il cioccolato di Modica è un’eccezione: non è lucido, ha un aspetto granuloso e non ha un colore uniforme. Seguendo l’antica tecnica azteca, la lavorazione del cioccolato, fatta a freddo, impedisce ai cristalli di zucchero di sciogliersi.
Le varietà più diffuse di cioccolatini: algerini, alpini, arabelle, baci, banana, boeri, brasiliani, conchiglie, cremini, diablottini, dimmi di sì, dragé, gianduiotti, grappini, moka, Mozartkugeln, noci, praline, Rocher, scorzette, tartufi, tre re. In Italia alcune aziende artigiane producono anche cioccolatini al formaggio: al gorgonzola, al parmigiano reggiano, alla toma ossolana e al piacintinu di Enna. Ne esistono anche di “griffati” allo champagne, allo zafferano e al tartufo di Alba.
Il cioccolato contiene circa trecentottanta sostanze note. La serotonina migliora l’umore. La teobromina è un leggero eccitante. La feniletilamina alza la pressione e i battiti cardiaci (fino a 140 battiti al minuto). L’anandamide dà una sensazione di benessere, con effetti simili a quelli della marijuana. I flavonoidi agiscono come antiossidanti e contribuiscono al buon funzionamento dell’apparato cardiovascolare. Anche le diete più rigide ammettono un pezzetto di cioccolato al giorno. Acne, carie ed emicrania non dipendono dal consumo di cioccolato.
Un pò di storia.
In una tomba Maya di Copan, in Honduras, è stato trovato il pezzo di cioccolato più antico al mondo (1500 anni). I primi a coltivare la pianta del cacao, il «theobroma cacao» (dal greco «theos», dio, e «broma», cibo) furono infatti i Maya, seguiti dagli Aztechi. Senza zucchero, aromatizzata con pepe, peperoncino, vaniglia e altre spezie, la xocoàtl era una bevanda riservata ai nobili. Si racconta che Montezuma ne bevesse fino a cinquanta calici al giorno. “Il cibo degli dei” venne importato in Europa, all’inizio del ‘500, da Hernán Cortés, che mandò delle fave di cacao all’imperatore Carlo V di Spagna. Da lì la cioccolata si diffuse in Francia e in tutte le altre corti europee. Emanuele Filiberto I di Savoia, dopo averla assaggiata alla corte spagnola, la portò in Piemonte. Bere cioccolata divenne di moda e nel 1659, a Parigi, aprì la prima bottega del cioccolato. Nel 1778, a Torino, il piemontese Doret produceva 350 chili al giorno di cioccolato grazie alla macchina idraulica da lui inventata. A fine ‘700 lo zucchero sostituì il miele e all’inizio dell’800, lo svizzero Francois Cailler creò la prima tavoletta di cioccolato. La prima tavoletta italiana, la Scorza della Majani, è invece del 1832.
Curiosità.
- La Sachertorte è la torta al cioccolato più famosa d’Europa. Fu inventata nel 1832 da Franz Sacher per soddisfare i gusti difficili del cancelliere austriaco Metternich.
- Baci Perugina: ogni anno, nel mondo, se ne vendono 300 milioni. A partire dal 14 febbraio 2010, al loro interno non ci saranno più i bigliettini con le classiche massime poetiche sull’amore, bensì frasi sentimentali d’ispirazione internettiana. Ad avere l’idea lo scrittore Federico Moccia, che scriverà alcune frasi e ne selezionerà altre inviate via e-mail dagli internauti.
- Le mucche degli spot Milka esistono davvero: sono custodite in un alpeggio svizzero e, all’occorrenza, vengono dipinte di lilla.
- Secondo Murray Langham, psicoterapeuta neozelandese ed ex chef, il modo in cui una persona scarta un cioccolatino rivela il suo rapporto con il sesso. Chi spiegazza la stagnola e la getta via senza neanche guardarla «ha troppi pensieri per la testa e a letto non riesce a concentrarsi», chi la strappa considera il sesso una sfida con se stesso. Lisciarla con un unghia o una moneta significa amare i preliminari, appallottolarla, invece, indica «bisogno di novità». Anche dalla scelta del ripieno emergono tratti della personalità. Gli amanti del cioccolato alla fragola sono «romantici e affettuosi», chi preferisce la ciliegia è «passionale, pieno di energia».
Visita il sito di EUROCHOCOLATE
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