Per la prima volta, a partire da quest’anno, il 21 febbraio sarà dedicato alla celebrazione della “Giornata Nazionale del Braille”. Con l'approvazione della legge 126/2007, il Parlamento italiano, primo nel mondo, ha riconosciuto l'importanza fondamentale del braille, la scrittura dedicata alle persone con disabilità visiva che, altrimenti, sarebbero condannati irreparabilmente all'emarginazione.
Il braille è il sistema di lettura e scrittura in rilievo, ideato dal francese Louis Braille (nella prima metà del XIX secolo), che consente ai ciechi e agli ipovedenti del mondo intero di leggere e di scrivere, di comunicare, di studiare, di lavorare: in altre parole, grazie all'alfabeto braille, essi sono divenuti protagonisti consapevoli della loro integrazione sociale.
Il braille fonda la sua originalità esclusivamente sulla percezione tattile: infatti, si tratta di una scrittura leggibile per mezzo delle dita. È un sistema segno-grafico basato su simboli formati da un massimo di sei punti, impressi con un punteruolo su fogli di carta spessa. Oggi il sistema Braille è utilizzato anche in campo informatico e, grazie alla barra braille e display tattile, tanti non vedenti possono scrivere e leggere contenuti con l’ausilio di un personal computer.
La sezione locale di Corigliano dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti festeggia la ricorrenza;
- nella mattinata, distribuendo materiale informativo nelle scuole di ogni ordine e grado di Corigliano;
- nel pomeriggio, a Rossano presso il Centro Polifunzionale, con un seminario sulle problematiche dei giovani disabili visivi nel mondo della scuola e del lavoro e, in concomitanza, con una premiazione, ricorderà Maria Teresa, una bimba disabile scomparsa prematuramente un anno.