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23 dicembre 2008

RE MIDA - Favola musicale di Rodolfo La Banca

MIDA, Re di Bromio, ospitò Sileno che ubriaco si era addormentato nel suo giardino e poi lo riportò da Bacco che per ricompensarlo della sua cortesia gli fece esprimere un desiderio,
Mida, scioccamente scelse di poter mutare in oro tutto quello che toccava.
Accortosi che rischiava di morire di fame perché anche i cibi e le bevande che cercava di portare alla bocca diventavano d'oro, andò a cercare Bacco e gli chiese di togliergli quel dono troppo scomodo.
Bacco divertito gli disse di lavarsi le mani nelle sorgive del fiume Pàttolo e così fatto, Mida ritornò alla normalità. Da allora il fiume divenne ricco di pepite d’oro.
Ma l’uomo è destinato a sbagliare e a perseverare nell’errore. Infatti, scelto come giudice di una gara musicale fra Pan e Apollo al contrario del monte Tmolo anche lui giudice di gara, Mida votò per Pan provocando l'ira di Apollo.
Il divino musicista per punire Mida, gli fece crescere delle lunghe orecchie di asino.
Il re, vergognandosi della sua nuova condizione, si coprì il capo con un grande cappello frigio per non far vedere al popolo le sue mostruose nuove orecchie. Disgraziatamente per lui, anche i re hanno bisogno dei barbieri e così dovette mostrare il suo stato, imponendo però il segreto al suo barbiere.
Ovidio ci narra come il segreto di Mida fu svelato al popolo:”Ma il servo, che era solito tagliargli con la lama i capelli troppo lunghi, le vide, e smanioso di divulgare la notizia, non osando rivelare la deformità che aveva scoperto, eppure non riuscendo a tacere, si appartò e, scavata una buca, con un filo di voce, mormorando, riferì alle viscere della terra che razza di orecchie aveva visto al padrone. Poi seppellì il segreto rivelato, coprendo com'era prima il terreno, e occultata quella buca, se ne andò alla chetichella. Ma in quel luogo cominciò a spuntare una fitta macchia di canne tremule, che in capo a un anno fu tutto un rigoglio e tradì il seminatore: agitata dalla brezza, riferiva le parole sepolte, divulgando che orecchie aveva il padrone (Metamorfosi, XI).

“R E M I D A”
Favola musicale di Rodolfo LA BANCA
Direttore: Rosario Raffaele
Soprano: Mariangela Sicilia

Con l’Orchestra "FUCINE MENTALI":
Marco Mauro, clarinetto; Stefania Libero, clarinetto; Tommaso Gerbasi, tromba; Eugenio Longo, percussioni; Vincenzo Flotta, percussioni; Eugenio Matalone, percussioni; Francesco Corrado, violino; Francesco Romeo, chitarra; Giosuè De Vincenti, piano; Gaetano Scarazzo, tuba.

Il 29 dicembre 2008 alle ore 16:30 all’AUDITORIUM delle Scuole Elementari di Sibari.
Lo spettacolo è organizzato dalla Direzione Didattica Statale 3° Circolo Cassano Allo Jonio – Sibari “Kleombrotos” in collaborazione con il Circolo Cinematografico “Cinema Calabria” e con il Team SibarinFestA - www.sibarinfesta.blogspot.com .
L’ingresso è gratuito.

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