Ma la disperata Salma deve arrendersi alla prepotenza dei più forti. Non è aiutata neanche dalla sua gente, preoccupata più di giudicare il suo “comportamento” che il torto da lei subito. Persino l’impegnato avvocato sfrutterà il caso più per le sue mire personali che per un vero senso della giustizia. Così, Salma, da dietro l’assurdo recinto imposto dai servizi di sicurezza vede i suoi limoni (nella storia vera erano ulivi) appassire giorno per giorno in attesa di essere sradicati come milioni di altre piante e migliaia di persone. Nel “Giardino dei limoni” però non c’è solo l’ineluttabilità della sopraffazione ma anche una speranza basata sulla solidarietà femminile. Come quella silenziosa della moglie del ministro che in un ultimo disperato tentativo di convincere il marito a desistere gli dice che “ci deve essere un’altra soluzione”, sentendosi rispondere che in tremila anni nessuno l’ha trovata. Forse può essere trovata dalla sensibilità di quelle madri che troppi figli hanno visto cadere.
Alla prossima.
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A Rovito, questa sera alle ore 21:30, presso la Saletta Multimediale.
L’ingresso è libero.
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